Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere.
[Bertolt Brecht]
di Luigi Pirandello
Sette personaggi sulla scena, grande e nudo ambiente agorà / claustrofobico, scena intesa come palcoscenico della vita / non vita dei personaggi, di fatto estrapolati dal consueto contesto siciliano di inizio ‘900 e proiettati / riflessi in una sorta di ring, non attuale bensì universale, dove essi, in un gioco al massacro reciproco che procede con passo inesorabile, appaiono nudi, inermi, (“...pupi siamo!”), povere marionette vittime / carnefici, succubi / dominanti che inutilmente si accapigliano e si studiano, si contendono e tramano, mentre il filo del destino si stringe loro al collo come un cappio.
di Michel Marc Bouchard
Pasqua 1967. A Saint-Ludger de Milot, piccolo villaggio del Québec, vivono Cathérine e Isabelle Tanguay, rispettivamente la prima e l'ultima di quattro fratelli.
di Massimo Sgorbani
Vede in scena la confessione senza pudore della vita di una madre e un figlio, scandita dai fatti mediatici più eclatanti e memorabili della storia italiana degli anni '70 e '80.
di Jean-Michel Ribes
Simpatico collage di brevi atti unici in bilico tra sarcasmo e non-sense.
di Boris Vian
In scena quattro personaggi, quattro esseri umani raggruppati in una famiglia, quattro profughi che fuggono da qualcosa o da qualcuno, opera geniale e misconosciuta del polivalente artista francese.
di Raymond Queneau
Vede in scena alcuni personaggi/viaggiatori di passaggio in attesa di un metrò che danno luogo ad intrecci e situazioni paradossali e surrealiste.
di William Shakespeare
Riduzione drastica della tragedia più famosa, presentata come dramma familiare da camera per quattro personaggi.
di Stefano Benni
Frutto di un laboratorio incentrato sul corpo, vede sul palco otto scatenati attori/marionette che danno vita ad uno spettacolo brillante e attuale.