• Tutte le arti contribuiscono all'arte più grande di tutte: quella di vivere.
    [Bertolt Brecht]

     

Le muse orfane

di Michel Marc Bouchard

Pasqua 1967. A Saint-Ludger de Milot, piccolo villaggio del Québec, vivono Cathérine e Isabelle Tanguay, rispettivamente la prima e l'ultima di quattro fratelli.

Le due donne sono sole: ormai adulte, senza marito né figli. I loro fratelli se ne sono andati da tempo: Luc, l'unico maschio, gira il mondo per scrivere un'opera letteraria di cui si dubita l'esistenza; Martine, partita per arruolarsi nell'esercito canadese, è di stanza in Europa. Venti anni prima la madre, Jacqueline, se ne era andata, abbandonando i figli per seguire un uomo, uno spagnolo, conosciuto per caso in Québec; il padre, invece, era morto in guerra. Sono anni che questa famiglia priva di guida non si ritrova insieme nella stessa stanza; ma i segreti del passato sono soliti tornare a bussare alla porta, e gli errori sembrano richiedere una riparazione. "Le muse orfane" ricostruisce i conflitti di un passato che, pur essendo comune ai personaggi, si rifrange attraverso i loro diversi punti di vista, generando una molteplicità di menzogne, elosie, ripicche, confessioni e colpi di scena. Mescolando tragico e grottesco, in un gioco teatrale divertente e crudele. Nelle pieghe di questa storia terribile e arcana, perfetta e allucinata, la maestria di Bouchard arriva ad emozionare ed appassionare lo spettatore in una storia che sa ribaltare le prospettive.

 

regia Giovanni Fedeli

 

con

Filippo Battaglia / Luc

Eleonora Cattalini / Martine

Elisa D'Agostino / Isabelle

Tiziana Rinaldi / Cathérine

 

scenografia: Giuseppe Bianucci

audio: Roberto Benedetti

costumi: Laboratorio Brunier, Militaria Collection

 

Prima rappresentazione: Ponte a Moriano (Lu), Teatro Idelfonso Nieri, maggio 2014

 

Teatrika 2014 Castelnuovo Magra, La Spezia

Migliore Regia • Particolare Menzione a Tiziana Rinaldi