La scena dunque è, paradossalmente, per l’attore / personaggio / pupo la propria vita e la negazione di essa, ovvero il luogo dove si manifesta chiaramente la drammatica impossibilità di vivere, il luogo dove la finzione teatrale pare meno fasulla della finzione dei comportamenti imposti, delle convenzioni sociali, dei meccanismi perversi e autolesionistici che castrano e rovinano la vita.
Gli attori sulla scena. Sempre. Per forza. Compenetrati e confusi con i personaggi, a questo punto non più in cerca di un autore, quanto di un pubblico verso il quale tendere una mano, verso una quarta parete da sfondare e che però, beffardamente, riflette loro solo la volgare essenza del loro essere. Riflette loro, in una luce bianca, accecante, solo la sinistra espressione con cui deformano il viso in una oscena risata, in un ghigno ormai consapevole e perciò disperato.
produzione La Cattiva Compagnia Teatro
diretto da Giovanni Fedeli
Con Elisa D'Agostino – Beatrice Fiorica
Giovanni Fedeli - Ciampa
Rolando Giancola – Fifì
Federico Pecchia – Delegato Spanò
Tiziana Rinaldi – Saracena e Madre
Cristiana Traversa – Fana
Scene e Costumi Rosanna Monti
Realizzazione scenografia Andrea Avesani
Disegno Luci Marco Alba
Prima rappresentazione: Auditorium Vincenzo Da Massa Carrara - Porcari, Lucca, novembre 2015
Fascia di età: dai 13 anni