La vorace curiosità di visioni e linguaggi teatrali nuovi ci porta a sperimentare con coraggiosa ingenuità generi, autori e stili.
Siamo sempre in cerca di nuovi spazi, frontiere e platee, certi di poter ricavare una nicchia d’ascolto.
Nelle riletture classiche ci poniamo come interpreti, ma, soprattutto, come spettatori, cercando di svelare ciò che il testo lascia intuire, ciò che i personaggi tacciono.
E negli autori contemporanei troviamo gli stimoli più forti, senza però tralasciare mondi popolari, quali il teatro di strada e i burattini, scuole insostituibili di dialogo e sintonia col pubblico.